Roma si riavvicina ai Forum di Mosca

«Prossimamente l'Italia proporrà di creare una sorta di Forum dei forum, una piattaforma comune per gli attuali modelli di dialogo tra le comunità civili dei quattro paesi europei con la Russia» ha detto il co-presidente del Forum di dialogo italo-russo delle società civili, Ernesto Ferlenghi, ad Izvestya. Non si tratta della fusione dei dialoghi di San Pietroburgo, Trianon e Sochi che hanno un modello di interazione culturale simile a quello di Roma e Mosca, ma della creazione di una piattaforma alternativa per il coordinamento e lo sviluppo delle idee comuni ai quattro paesi europei su determinati ambiti di cooperazione con la Russia. In generale questa idea è in sintonia con il Trialogo creato quest’estate che consiste nel concetto di interazione dei dialoghi di Sochi, Trianon e San Pietroburgo. «L’idea è stata accolta in maniera positiva» ha affermato a Izvestia il Segretario Generale del dialogo di Trianon, Alexander Orlov.

Ricchi di cosa

Ad oggi, la Russia è riuscita a formalizzare la comunicazione tra le comunità civili di quattro paesi europei. Il «Dialogo di Pietroburgo» può essere considerato un pioniere di questo tipo di comunicazione. E’ stato creato per sviluppare legami culturali e sociali tra Mosca e Berlino nel 2001 su iniziativa di Vladimir Putin e Gerhard Schroeder, allora cancelliere tedesco. Il «Dialogo di Trianon», un formato analogo per l'interazione tra le comunità civili di Russia e Francia, è apparso nel 2017. Infine, quest'anno è stato creato il “Dialogo di Sochi” tra Russia e Austria.

Nel frattempo, il «Dialogo italo-russo delle società civili» - pur rimanendo senza riferimento geografico - è stato creato nel 2004 su iniziativa di Vladimir Putin e dell'ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi. Ma negli ultimi cinque anni, questo canale di interazione non politica tra Roma e Mosca è rimasto sostanzialmente congelato. Inoltre, la lunga sospensione delle sue attività non era in alcun modo collegata alle sanzioni dell'UE contro la Russia.

Quest'estate, durante la visita di Vladimir Putin in Italia, è ripartito il dialogo tra le società civili dei paesi. A partire da novembre/dicembre la direzione del dialogo presenterà un vasto programma di interazione sul sito delle missioni diplomatiche.

Uno dei punti che verranno toccati consiste nell'idea di «creare una sorta di forum o piattaforma che, secondo il piano, dovrebbe unire tutti e quattro i dialoghi europei delle comunità civili con la Russia» ha dichiarato ad Izvestia Russia Ernesto Ferlenghi, il nuovo copresidente del forum dell'Italia e Presidente dell'Associazione degli industriali italiani in Russia «Confindustria Russia».

Nei business tra i paesi europei c'è sempre spazio per la competizione diretta, ma in altri casi – eventi sportivi, correlati con la gioventù o scambi accademici - è consigliabile unire le forze per non copiarsi l’un l’altro. Ognuno dei quattro paesi (Austria, Germania, Francia e Italia) ha progetti culturali diversi che non interferiscono con la sistematizzazione e la sincronizzazione, ha affermato Ernesto Ferlenghi.

Allo stesso tempo, ha senso unire gli sforzi finanziari: spesso i fondi per vari eventi culturali vengono cercati attraverso gli sponsor, e maggiori sono i fondi, più grandi possono essere i progetti comuni.

Sinergia ma non fusione

L'idea di un'azione collettiva europea verso la società civile russa non è nuova. Nel mese di giugno, nell'ambito del Forum Economico Internazionale nella capitale del Nord (San Pietroburgo), si è tenuta la prima sessione del «Trialogo dei dialoghi: Petersburg, Sochi, Trianon».

«La sinergia dei dialoghi può essere utile. In nessun caso miriamo a fonderci: ogni dialogo ha le sue specificità, il suo programma nazionale, ma possiamo avere temi comuni. Il prossimo anno, ad esempio, lo sviluppo sostenibile può diventare un tema comune. In questo momento si sta discutendo attivamente con austriaci e tedeschi, e se gli italiani vogliono unirsi a noi, di certo non ci dispiacerà», ha dichiarato a Izvestia il Segretario Generale del dialogo Trianon, Alexander Orlov.

Uno dei rappresentanti del dialogo di Sochi dalla parte austriaca ha ammesso: «Vienna non sa molto dell'esistenza del forum delle comunità italo-russo». Nonostante ciò, nel complesso, ha elogiato l'idea di cooperazione.

«Aspetteremo per vedere in cosa consiste l'iniziativa del forum dei forum. Ma in generale, ogni collaborazione è sempre buona», ha detto.

Ha ricordato che alla fine di settembre a Krasnojarsk si terrà la seconda riunione del Trialogo, in cui i rappresentanti dei tre forum cercheranno di trovare idee concrete che poi Vienna, Parigi, Berlino ed eventualmente Roma, saranno in grado di promuovere insieme in Russia.

Specifiche italiane

Ad oggi sono state sviluppate 30 idee, volte a incentivare il dialogo Italia-Russia dal punto di vista sociale, e che saranno presto presentate sia al pubblico russo sia italiano. Un esempio fra tutti è il viaggio in Italia di scrittori russi le cui opere sono state tradotte in italiano riuscendo ad ottenere il riconoscimento del pubblico locale. Inoltre, si vuole organizzare in Russia un campo estivo per studenti italiani che si apprestano ad entrare in università russe o iniziare i loro tirocini presso enti governativi comunali e regionali, specifica Vladimir Dmitriev, copresidente del Forum di dialogo Russia-Italia in una conversazione con Izvestia.

Infine, una delle idee si ispira all'infanzia di Ernesto Ferlenghi. All'inizio degli anni '80, come un normale studente italiano, visitò l'URSS ed ora ha l’obiettivo di organizzare viaggi studio simili per studenti russi in Italia. Sicuramente l’iniziativa conterà moltissime adesioni e presenze: oggi il russo è la terza lingua più popolare in Italia dopo l'inglese e il francese. Secondo il Preside della Facoltà di Management e Politica di MGIMO, Henry Sardaryan, nella cui facoltà studiano annualmente più di 100 studenti italiani, il fatto che quest’anno gli italiani siano il gruppo più numeroso tra tutti gli studenti stranieri di MGIMO dimostra il crescente interesse per la Russia e lo studio nel paese. Allo stesso tempo, il numero di italiani che frequentano i programmi di doppia laurea presso l'istituto sta crescendo di circa il 50% all'anno, ha riassunto il Preside.

Fonte: https://bit.ly/2mvUUR4

25 Settembre 2019