Dostoevsky e l’Italia, nuova mostra a Mosca

Dostoevsky ebbe modo di vedere l’Italia tre volte. La prima occasione fu il suo primo viaggio all’estero nel 1862. Si fermò nel paese due settimane, nella seconda metà di agosto, toccando Torino, Firenze, Milano e Venezia. Dostoevsky era accompagnato da N. Strachov, che ha lasciato alcune brevi memorie, dalle quale si evince che il viaggio aveva un carattere principalmente turistico. La seconda volta, a distanza di un anno, tra il settembre e l’ottobre 1863, lo scrittore vi si recò assieme all’amata, la giovane scrittrice Apollinarya Prokofevna Suslovaya. I due attraversarono il paese da nord a sud, passando per Torino, Roma, Napoli e Livorno. Il viaggio durò un mese e mezzo e fu ricco di episodi drammatici legati alle relazioni tra lo scrittore e la donna. Dal diario della Suslovaya ci è noto che, durante il soggiorno, Dostoevsky esternò una serie di pensieri che trovarono poi espressione nel romanzo «Delitto e Castigo». Il viaggio più lungo di Dostoevsky in Italia fu il terzo: durò quasi un anno, dal settembre 1868 all’agosto 1869. Lo accompagnava la seconda moglie Anna Grigor’evna. Trascorsero due mesi a Milano, quindi quasi sei mesi a Firenze. Sulla strada del ritorno visitarono Venezia e Bologna. A Firenze Dostoevsky completò il romanzo «L’Idiota», e stese un primo piano per il romanzo, poi non realizzato, «Ateismo». Dal viaggio in Italia la coppia portò con se alcune cartoline con le riproduzioni dei quadri dei grandi maestri e fotografie dei panorami delle città. Anna Dostoevskaya, curando in seguito la collezione per il Museo in memoria di F. M. Dostoevsky, aggiunse alla sua raccolta delle grandi illustrazioni artistiche con i paesaggi di Firenze, Milano e Venezia.

L’opera di Dostoevsky è molto nota in Italia. Il romanzo «Delitto e Castigo» entra nei programmi scolastici e universitari di tutta la penisola. Diverse volte le sue opere sono state soggetto di film da parte di registi italiani; spettacoli basati sui suoi romanzi sono regolarmente presenti nel repertorio dei teatri italiani. Gli italiani hanno una memoria di riguardo per il grande scrittore russo. A Firenze, nella casa dove Dostoevsky visse e dove scrisse il romanzo L’Idiota, è stata posta una tavoletta commemorativa. In suo nome è stata battezzata una via di Milano. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una recente intervista, alla domanda su quali libri consiglierebbe ai giovani italiani, ha risposto: «I romanzi di Dostoevsky». Titolo dell’articolo fu proprio la frase: «Cominciate con Dostoevsky, cari ragazzi…».

Fonte: http://bit.ly/1PjqbOJ

20 Gennaio 2016