Turisti russi in Italia: arrivano a spendere per l'arte, l'ambiente e la cucina

Ma come valutano l’Italia i turisti russi? Dai dati dello studio «Le opinioni dei turisti: come i russi vedono l'Italia e gli italiani la Russia» elaborato da Giovanni Tonini e Olga Dyakonova del dipartimento di Economia, Metodi quantitativi e Strategie di Impresa dell’Università di Milano-Bicocca, che ha preso in considerazione 9 aspetti (dalla cortesia alla sicurezza, passando per arte, ambiente, alberghi, pasti, prezzi, acquisti e informazioni) e che è stato anch’esso presentato questo pomeriggio, è emerso che, in una scala da 1 a 10, il voto medio dato all'Italia dai viaggiatori russi è 8,88 (leggermente più basso, 7,24, quello dato alla Russia dai viaggiatori italiani).

Dal 1997 al 2013 il voto medio complessivo dato all'Italia dai viaggiatori russi è passato da 8,40 a 8,88. Nel 2013, i primi tre aspetti maggiormente apprezzati dai Russi in Italia sono l'arte (9,29), l'ambiente (9,10) e il cibo (8,91). Viceversa, i tre aspetti meno apprezzati sono le informazioni (8,46), gli alberghi (8,01) e soprattutto i prezzi (7,38). Gli italiani in Russia apprezzano soprattutto la città e le opere d’arte (7,33), la qualità e la varietà dei prodotti nei negozi (7,28), e la sicurezza (7,22), meno apprezzati la cortesia (6,97), le informazioni per i turisti (6,48) e i prezzi e il costo della vita (6,08).

Dalla relazione «Comportamenti di spesa dei viaggiatori russi in Italia e degli italiani in Russia» di Andrea Alivernini di Banca d’Italia, è emerso, in sintesi, che i viaggiatori russi in Italia sono caratterizzati da un livello di spesa media giornaliera fra i più elevati (circa 170 euro nel 2013, 210 per chi alloggia in hotel, 150 per i viaggiatori d’affari). La spesa media giornaliera dei russi in Italia nel 2013 è stata superiore del 65 per cento alla spesa media generale, che si è attestata a 103 euro. Аnche la spesa media giornaliera degli italiani in Russia è superiore (di circa il 20 per cento) a quella calcolata per tutti i paesi visitati: nel 2013 ha raggiunto i 104 euro (161 per chi ha scelto l’hotel, 121 per i viaggiatori d’affari, mentre per il complesso delle destinazioni la spesa media giornaliera si è attestata rispettivamente a 80, 122 e 100 euro).

Il turismo dei viaggiatori russi si concentra in Emilia Romagna, le altre destinazioni popolari sono Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana.

«Il mercato del turismo russo continua la sua crescita che sfiora il 6 per cento ogni anno – ha detto Mauro Parolini, Assessore al Commercio e Turismo di Regione Lombardia. - Una grande occasione per il nostro territorio, se si considera che i turisti russi dimostrano una propensione alla spesa che è quasi doppia rispetto alla media degli altri visitatori. Questo dato pone al centro della discussione odierna due elementi: la necessità di strutture ricettive di alto profilo e la necessità di un servizio ad hoc pensato per la clientela russa. Una sfida che Regione Lombardia sta affrontando, investendo in progetti territoriali orientati verso questo risultato, tenendo ben presente i tre asset che in modo prevalente riguardano il turismo russo sul nostro territorio: la cultura,  gli sport invernali, i laghi e lo shopping (quest’ultimo non ancora rilevante ma in forte espansione)».

Il Convegno Internazionale «Il Turismo Italo-Russo. Nuovi orizzonti conoscitivi, formativi e operativi» ha ricevuto il patrocinio del Consolato Generale della Federazione Russa a Milano, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dell’Enit, del Comitato Scientifico Expo del Comune di Milano, della Camera di Commercio Italo-Russa, della Fondazione Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia-Russia, di Federterme, di Femtec, di Russia Cristiana e dell’Associazione Italia Russia.

L’Università di Milano-Bicocca è l’unico ateneo italiano ad aver attivato programmi di doppia laurea e alta formazione con la Russian International Academy for Tourism di Mosca. In particolare, dal 2009 vige un accordo di Doppia Laurea Magistrale in Economia del Turismo che prevede, per gli studenti italiani, un periodo di formazione di un anno presso l’Accademia russa frequentando il secondo anno del Master Course in “Management”, mentre per gli studenti russi un anno presso l’ateneo milanese, frequentando il secondo anno del corso di Laurea Magistrale in Economia del Turismo. La tesi viene preparata con un relatore italiano e un relatore russo e, completati gli studi, gli studenti ottengono un doppio titolo, valido in tutti i Paesi UE e in tutta la Federazione Russa.

Fonte: http://bit.ly/1qfOmwH

9 Giugno 2014